Friday, January 2, 2015

Changeling (2008).

Recensione Changeling.

Regia: Clint Eastwood.
Sceneggiatura: J. Michael Straczynski.
Fotografia: Tom Stern.
Montaggio: Joel Cox.
Scenografia:James J. Murakami, Gary Fettis.
Colonna Sonora: Clint Eastwood.
Soggetto: J. Michael Straczinski.
Cast: Angelina Jolie, John Malkovich, Jeffrey Donovan, Colm Feore, Jason Butler Harner.
Genere: Drammatico.
Durata: 140 min.
Anno e Provenienza: 2008 U.S.A..
Titolo Originale: Changeling.
Fascia d'età: 14 anni.
Produzione: Clint Eastwood, Ron Howard,
Distribuzione: Universal Pictures.
Incassi USA: 35.707.000.
Incassi ITA: 5.226.000.
Voto su 5: 4.

Trama:
Marzo 1928, nella città degli angeli durante una fresca mattinata primaverile Christine Collins ( Angelina Jolie) parte per lavoro dopo essersi raccomandata col giudizioso figlioletto Walter. Tornata a casa la sera scoprirà che il bambino è scomparso. Ingaggerà così una lotta contro tutti per riabbracciare il suo Walter.
Il film riprende gli agghiaccianti episodi del “Wineville Chiken Murders” che ebbero luogo sulle colline vicine Los Angeles dove vennero uccisi e seviziati più di 20 bambini.
Eastwood riporta a galla temi come la pena di morte, i traumi dell'infanzia, e la corruzione del potere il tutto attraverso una sceneggiatura che rispecchia con molta fedeltà i fatti realmente accaduti, facendo così centro per l'ennesima volta e confermandosi come uno dei migliori registi del momento. Il lungometraggio è stato premiato al Festival di Cannes del 2008.

A cura di Capitan Avena.

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